venerdì 28 novembre 2008

Verso il Monte San Simeone


Verso si perche' non sono arrivato in cima, e nemmeno alla baita che era a quota 1200 circa. Ero all'incirca sui 1000, all'ultimo curvone che faceva da terrazza al gruppo del Plauris, al Lavara e ai Musi.Ma andiamo per ordine. La giornata e' di quelle che ti vien voglia di andare in cima al mondo e urlare!Al mio arrivo alla sella di Interneppo c'erano i -2°c.Quota 300.C'e gia' un bel po' di neve, circa 25-30 cm e i segni di qualche macchina, io ho preferito parcheggiare subito. Diciamo subito una cosa: la rotabile e' molto bella ma terribilmente lunga, il sentiero che taglia non era consigliabile vista l'incognita ghiaccio. Perche' rischiare?Iago dopo un quarto d'ora dalla partenza e' sparito per un altro quarto d'ora, avra' beccato sicuramente qualche bestia come lui, c'erano segni evidenti di ungulati.Una bella emozione me l'ha data la vista dei grifoni:sono uccelli veramente enormi !Io ci sono abituato . . .E sembrano terribilmente a degli avvoltoi, infatti ne condividono la specie, come gli sparvieri e le aquile.
.Il tempo stringe e cerco di velocizzare il passo ma alle 12.15 sono ancora lontano dalla vetta. E allora, sul tornante dell'ultimo tunnel, mi fermo, bevo un po' di the caldo, preparo il cavalletto e scatto un po' di foto. Rientro quasi di corsa, alle due sono in macchina e il termometro segna sempre -2°. Come l'Amariana, anche questa escursione e' da ripetere in primavera.
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